28 novembre 2017





27 giugno 2017

Stop all’export italiano di armi, stop alle spese militari

IL COMMERCIO DI ARMAMENTI E LA LORO DIFFUSIONE SONO LA PRIMA CAUSA DELLO STATO DI GUERRA PERMANENTE DEL NOSTRO MONDO, CHE CAUSA MIGRAZIONI DI MASSE DI DISPERATI ANCHE NEL NOSTRO PAESE.


LE BANCHE COINVOLTE IN ITALIA NELL’EXPORT DI ARMAMENTI, NEL 2015, SONO LE SEGUENTI:
importi segnalati al Ministero Affari Esteri


DEUTSCHE BANK € 1.004.042.503
UNICREDIT SPA € 286.696.851
BARCLAYS BANK € 254.811.146
Bnp Paribas € 181.984.641
BNL € 157.884.054
UNICREDIT BANK AG € 138.338.705
COMMERZBANK € 82.671.715
BANCA POPOLARE EMILIA ROMAGNA € 70.089.840
BANCO DI BRESCIA € 64.027.053
EUROPE ARAB BANK PLC € 47.577.475
INTESA SANPAOLO € 46.518.744
BANCA POPOLARE COMMERCIO E INDUSTRIA € 45.901.977
CARISPEZIA Spa € 44.456.420
BANCA VALSABBINA € 39.490.328
SOCIETE GENERALE € 38.989.500
BANCO POPOLARE SOCIETA’ COOPERATIVA € 33.847.255
Banca popolare di Sondrio € 29.503.914
BANCA CARIGE SPA € 15.663.344
BANCA ETRURIA € 15.245.628
Crédit Agricole Corporate & Investment Bank € 8.467.078
BANCA REGIONALE EUROPEA € 5.794.082
CASSA DI RISPARMIO DI PARMA E PIACENZA € 5.331.270
BANCA UBAE SPA € 4.672.287
Banca Popolare di Spoleto spa € 3.952.397
BANCO BILBAO VIZCAYA ARGENTARIA € 3.642.597
BANCA CREDITO COOPERATIVO CERNUSCO SUL N. € 3.393.761
BANCA POPOLARE FRIULADRIA € 1.193.068
BANCA POPOLARE MILANO € 1.129.050
POSTE ITALIANE € 927.342
Abc International Bank Plc € 870.788,40
BANCA DELLA VERSILIA E DELLA LUNIGIANA € 405.269,00
Banco Santander sa € 0
ROYAL BANK OF SCOTLAND € 0



PER VEDERE ANCHE GLI IMPORTI ACCESSORI, IN CUI QUESTE DUE ULTIME BANCHE SONO COINVOLTE, CONSULTA LA TABELLA SCARICABILE SU WWW.BANCHEARMATE.IT


LA TUA BANCA COMPARE IN QUESTA LISTA? FAI SENTIRE LA TUA VOCE!

16 aprile 2017

FERMIAMO I SIGNORI DELLA GUERRA di Alex Zanotelli

Trovo vergognosa l’indifferenza con cui noi assistiamo a una ‘guerra mondiale a pezzetti’ , a una carneficina spaventosa come quella in Siria, a un attacco missilistico da parte di Trump contro la base militare di Hayrat in Siria ,ora allo sgancio della Super- Bomba GBU-43( la madre di tutte le bombe) in Afghanistan e a un’incombente minaccia nucleare.

L’Italia , secondo l’Osservatorio sulle armi , spendere quest’anno 23 miliardi di euro in armi (l’1,18% del Pil) che significa 64 milioni di euro al giorno! Ora Trump, che porterà il bilancio militare USA a 700 miliardi di dollari, sta premendo perché l’Italia arrivi al 2% del Pil che significherebbe 100 milioni di euro al giorno. “Pronti a rivedere le spese militari- ha risposto la ministra della Difesa R. Pinotti- come ce lo chiede l’America .”La Pinotti ha annunciato anche che vuole realizzare il Pentagono italiano a Centocelle (Roma) dove sorgerà una nuova struttura con i vertici di tutte le forze armate. La nostra ministra della Difesa ha inoltre preparato il Libro Bianco della Difesa in cui si afferma che l’Italia andrà in guerra ovunque i suoi interessi vitali saranno minacciati. E’ un autentico golpe democratico che cancella l’articolo 11 della Costituzione. Dobbiamo appellarci al Parlamento italiano perchè non lo approvi. Il Libro Bianco inoltre definisce l’industria militare italiana ‘pilastro del Sistema paese’ . ” Infatti nel 2015 abbiamo esportato armi pesanti per un valore di oltre sette miliardi di euro! Vendendo armi ai peggiori regimi come l’Arabia Saudita . Questo in barba alla legge 185/90 che vieta la vendita di armi a paesi in guerra o dove i diritti umani sono violati. L’Arabia Saudita è in guerra contro lo Yemen, dove vengono bombardati perfino i civili con orribili tecniche speciali. Secondo l’ONU, nello Yemen è in atto una delle più gravi crisi umanitarie del Pianeta. All’Arabia Saudita abbiamo venduto bombe aeree MK82, MK83, MK84, prodotte dall’azienda RMW Italia con sede legale a Ghedi (Brescia) e fabbrica a Domusnovas in Sardegna. Abbiamo venduto armi anche al Qatar e agli Emirati arabi con cui quei paesi armano i gruppi jihadisti in Iraq, in Libia, ma soprattutto in Siria dov’è in atto una delle guerre più spaventose del Medio Oriente.In sei anni di guerra ci sono stati 500.000 morti e dodici milioni di rifugiati o sfollati su una popolazione di 22 milioni! Come italiani, stiamo assistendo indifferenti alla tragica guerra civile in Libia, da noi causata con la guerra contro Gheddafi. E ora , per fermare il flusso dei migranti, abbiamo avuto la spudoratezza di firmare un Memorandum con il governo libico di El Serraj che non riesce neanche a controllare Tripoli. E così aiutiamo la Libia a frantumarsi ancora di più. E con altrettanta noncuranza assistiamo a guerre in Sud Sudan, Somalia, Sudan, Centrafrica, Mali. Senza parlare di ciò che avviene nel cuore dell’Africa in Congo e Burundi. E siamo in guerra in Afghanistan : una guerra che dura da 15 anni ed è costata agli italiani 6,6 miliardi di euro.

Mentre in Europa stiamo assistendo in silenzio al nuovo schieramento della NATO nei paesi baltici e nei paesi confinanti con la Russia. In Romania, la NATO ha schierato razzi anti-missili e altrettanto ha fatto in Polonia a Redzikovo. Ben cinquemila soldati americani sono stati spostati in quei paesi. Anche il nostro governo ha inviato 140 soldati italiani in Lettonia. Mosca ha risposto schierando a Kalinin- grad Iscander ordigni atomici, i 135-30. Siamo ritornati alla Guerra Fredda con il terrore nucleare incombente. (La lancetta dell’Orologio dell’Apocalisse a New York è stata spostata a due minuti dalla mezzanotte come ai tempi della Guerra Fredda).

Ecco perché all’ONU si sta lavorando per un Trattato sul disarmo nucleare promosso dalle nazioni che non possiedono il nucleare, mentre le 9 nazioni che la possiedono non vi partecipano. E’ incredibile che il governo Gentiloni ritenga che tale Conferenza “costituisca un elemento fortemente divisivo “, per cui l’Italia non vi partecipa. Eppure l’Italia ha sul territorio una settantina di vecchie bombe atomiche che ora verranno rimpiazzate dalle più micidiali B61-12. Quanta ipocrisia da parte del nostro governo!

Davanti a una così grave situazione, non riesco a capire il quasi silenzio del movimento italiano per la pace. Una cosa è chiara: siamo frantumati in tanti rivoli, ognuno occupato a portare avanti le proprie istanze! Quand’è che decideremo di metterci insieme e di scendere unitariamente in piazza per contestare un governo sempre più guerrafondaio? Perché non rimettiamo tutti le bandiere della pace sui nostri balconi?Ma ancora più male mi fa il silenzio della CEI e delle comunità cristiane. Questo nonostante le forti prese di posizione sulla guerra di Papa Francesco. E’ un magistero il suo, di una lucidità e forza straordinaria. Quando verrà recepito dai nostri vescovi, sacerdoti, comunità cristiane? Dopo il suo recente messaggio inviato alla Conferenza ONU, in cui ci dice che “ dobbiamo impegnarci per un mondo senza armi nucleari”, non si potrebbe pensare a una straordinaria Perugia- Assisi, promossa dalle realtà ecclesiali insieme a tutte le altre realtà, per dare forza al tentativo della Nazioni unite di mettere al bando le armi atomiche e dire basta alla ‘follia’ delle guerre e dell’industria delle armi? Sarebbe questo il regalo di Pasqua che Papa Francesco ci chiede: “Fermate i signori della guerra, la violenza distrugge il mondo e a guadagnarci sono solo loro.”

Alex Zanotelli

Napoli,14 aprile 2017

21 febbraio 2017


ASSEMBLEA
del
FONDO ETICO E SOCIALE DELLE PIAGGE

SABATO 25 FEBBRAIO 2017 ALLE ORE 17,00
 
 
Centro Sociale IL POZZO - via piazza Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, 2 – Le Piagge - tel. 055373737
  
 
ORDINE DEL GIORNO:
- nuove richieste di prestito
- presentazione bilancio 2016
- resoconto incontro referenti
- autotassazione
- varie ed eventuali

l’Assemblea è aperta a tutte le persone interessate
 
alla fine dell’Assemblea per chi lo desidera è prevista una cena conviviale condivisa