23 aprile 2011

Io non ho bisogno di denaro


Io non ho bisogno di denaro

ho bisogno di sentimenti

di parole

di parole scelte sapientemente

di fiori detti pensieri

di rose dette presenze

di sogni che abitino gli alberi

di canzoni che facciano danzare le statue

di stelle che mormorino

all'orecchio degli amanti.

Ho bisogno di poesia

questa magia che brucia

la pesantezza delle parole

che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini

04 aprile 2011

Il Fondo Etico e la crisi dell'economia

I nostri politici, ad ogni apparizione televisiva, si preoccupano di farci sapere che ormai la crisi che ha travolto le economie di mezzo mondo è alle nostre spalle, che all’Italia è andata meglio di molti altri paesi, e che ormai possiamo guardare con fiducia al futuro. Ma davvero è cosi?

Dal nostro piccolo osservatorio che è il Fondo Etico e Sociale, possiamo dire che non solo la crisi non è alle nostre spalle, ma anzi mai come da un anno a questa parte se ne vedono le conseguenze sulla gente comune e su chi vive la precarietà quotidiana.

E’ come se l’onda che ha investito i mercati finanziari piano piano si trascinasse dietro la povera gente che fino ad oggi, anche tra molte difficoltà, era riuscita a sopravvivere. In questa risacca, infatti, le persone spesso si trovano senza lavoro o con stipendi bassissimi, e i Servizi Sociali, che potrebbero sostenerli, sono ormai spolpati dai tagli voluti da governanti ottusi e dall’aumento delle richieste d’aiuto.

Anche il Fondo Etico si trova a vivere questo momento con difficoltà.

Le richieste, anche per prestiti di poche centinaia di euro, si moltiplicano e non riusciamo a rispondere a tutte, o almeno i tempi con cui riusciamo a farlo si allungano molto, anche per quelle richieste che invece avrebbero bisogno di risposte urgenti. Questa situazione è motivo di grande imbarazzo e pesantezza specialmente per chi, come me, partecipando alla Commissione ha il primo contatto con le persone in difficoltà e l’impatto con le loro storie.

Essere parte del Fondo Etico e Sociale delle Piagge mi convince ogni giorno di più che non è possibile pensare ad un ritorno alla “normalità” senza pensare che occorre cambiare alla radice questo sistema.

Non si può più convivere con l’enorme disuguaglianza economica che esiste tra una minoranza di cittadini privilegiati e tutti gli altri che fanno fatica a sopravvivere, non possiamo più credere che l’economia si risolleva aumentando i consumi quando questo per molti ormai è solo un modo per indebitarsi sempre di più, non possiamo più accettare governi che non perseguono la solidarietà tra le persone ma favoriscono la sopraffazione e la competizione.

Occorre sempre più dar vita a pratiche alternative che possono mostrare percorsi nuovi e che contribuiscano a far nascere relazioni vere e profonde tra le persone creando così Comunità che ci facciano riscoprire la ricchezza dell’altro. Questo può essere il Fondo Etico e Sociale, ovvero un luogo di incontro, di relazione e di condivisione per riscoprire la vera ricchezza della quale nessuna crisi economica potrà privarci.

(Fabrizio)