30 giugno 2010

VOGLIAMO CONTINUARE A FARE FINANZA MUTUALISTICA E SOLIDALE!

Invia anche tu l'appello per il riconoscimento delle MAG nella riforma del nuovo Testo Unico Bancario

Da alcuni decenni le MAG (Mutue Autogestione) si occupano di Finanza Mutualistica e Solidale ( http://www.finanzaetica.net ).
Le MAG che svolgono come attività principale la Finanza Mutualistica e Solidale sono attualmente quattro (MAG2 Finance Milano, MAG4 Piemonte Torino, MAG6 Reggio Emilia,
MAG Venezia) - altre quattro (Cesena, Firenze, Reggio Calabria, Roma) sono in fase di costituzione - e svolgono da più di trent'anni un ruolo sociale importante per le collettività di riferimento; ciò non solo per le migliaia di soci compartecipi e di finanziamenti effettuati, ma anche sotto il profilo della formazione, della cultura e dell’assistenza tecnica all’avvio ed allo sviluppo di enti non profit (Cooperative, Mutue, Associazioni, ecc.).

Con il testo in consultazione nel mese di maggio sul sito del Ministero dell'Economia e delle Finanze ed ora in discussione alle camere, relativo all’attuazione della direttiva sul credito al consumo e della delega di cui all’art. 33 della legge 88/09 in materia di intermediari finanziari si
dirà: “abbiamo tutelato il microcredito”, “abbiamo tutelato l’etica nella finanza”; ma è veramente così?

La Finanza Mutualistica e Solidale non trova invece riconoscimento nel testo, non c'entra nulla con il microcredito e rischia di essere equiparata alle altre comuni finanziarie oggetto di sempre maggiori adempimenti e controlli.

La Finanza mutualistica e solidale opera con criteri stringenti ed inequivocabili:
1) pone attenzione alla provenienza del denaro,
2) ha modalità partecipate di gestione del denaro,
3) ha finalità sociale a prescindere dall’importo del prestito concesso.

Nel Microcredito, come disciplinato dal testo in consultazione:
1) la provenienza del denaro non è rilevante,
2) le modalità partecipative della gestione del denaro non sono rilevanti
3) la finalità sociale dei prestiti non è rilevante

Concretamente quindi una “banca armata” potrà costituire una finanziaria che fa microcredito (come è già stato fatto da alcuni soggetti che attualmente operano in Italia), e presentarsi automaticamente tra i “buoni”.
Sarà, invece, praticamente impossibile agire come fanno le MAG e raccogliere denaro “dal basso”, ipotizzando un uso diverso dello stesso e dei rapporti su di esso basati.

La nuova normativa non prevede nessun cambiamento sociale, nessuna ipotesi di cambiamento sociale, ma solo assistenza e pubblicità. Si regaleranno gli abiti smessi e non si concederà la possibilità di comprarsene dei nuovi con dignità.

C'è la crisi: le banche devono adattarsi. E tutti dobbiamo adattarci alle banche.

La deriva della finanza, sotto gli occhi di tutti, non richiede meri aggiustamenti bensì radicali cambiamenti di paradigma nella gestione del denaro quale “bene comune” al servizio della collettività.

La Cooperativa MAG6 e la rete ad essa collegata chiede di poter continuare ad operare proponendo di inserire un adeguato riconoscimento della finanza mutualistica e solidale.

Puoi inviare l’appello al seguente link

http://www.mag6.it

02 giugno 2010

Proposta per i Soci del Fondo Etico e Sociale delle Piagge

Caro Socio,

se hai letto con attenzione il numero del Fondoinforma che precedeva l’Assemblea del 20 febbraio, non ti sarà sfuggita la proposta di autotassazione per i soci del Fondo Etico e Sociale delle Piagge.

Come c’era scritto nel breve articolo, per l’anno appena trascorso e probabilmente anche per il prossimo, MAG6, la Cooperativa Finanziaria dove abbiamo depositato i nostri soldi e che con quest’ultimi eroga i prestiti che approviamo, non riconoscerà ai propri soci e quindi anche a noi alcun interesse. Questo denaro infatti sarà utilizzato per finanziarie lo studio di un progetto sociale di costituzione di una rete di solidarietà.

Inoltre, quando sarà operativa la nascente MAG Firenze, il Fondo Etico si “appoggerà” a questa che già nel suo statuto riconosce ai propri soci una rendita pari a zero.

Come è stato spiegato in maniera approfondita durante l’Assemblea, in questi anni, la rinuncia anche parziale da parte di molti di noi a questo interesse riconosciuto da MAG6, ha permesso di sostenere tutte le spese di gestione della nostra esperienza di microcredito delle quali non possiamo fare a meno.

La proposta quindi di una piccolissima autotassazione nasce dall’esigenza di “inventarci” altre forme condivise per coprire queste spese.

L’assemblea dei soci del 20 Febbraio ha accolto con entusiasmo questa idea, e gia in quell’occasione molte persone hanno iniziato a contribuire con le piccole quote richieste.

L’idea insomma è che possiamo riconoscere un valore importante a quelle monetine di pochi centesimi che spesso ci troviamo nelle tasche e magari non prendiamo neanche in considerazione quando andiamo a pagare i nostri conti. Oggi queste monetine, messe tutte insieme possono aiutare il Fondo Etico e Sociale a portare avanti con coerenza l’idea di “giustizia sociale” che da sempre anima la nostra esperienza.

Per molti di noi rinunciare a un euro o due al mese è qualcosa che non incide in maniera significativa sulla nostra contabilità, ma essendo oltre 140 soci questo consentirebbe di raccogliere più di 140 euro ogni mese, una cifra importante che ci permetterebbe di mantenere senza problemi la sostenibilità del Fondo Etico e Sociale delle Piagge.

Naturalmente, e forse è inutile anche dirlo, ognuno di noi è libero di aderire oppure no a questa iniziativa, però chi decide di partecipare sarebbe importante potesse comunicarcelo per avere un’idea di quale sarà la cifra di cui disporremo.

Chi volesse partecipare a questa raccolta può portare il proprio contributo alle assemblee o direttamente al Centro Sociale il Pozzo consegnandolo a uno dei referenti del Fondo Etico, oppure contattare Chiara (3339622256) e decidere con lei le modalità .

Cordiali Saluti….La Commissione del Fondo Etico e Sociale delle Piagge