18 dicembre 2006

19 Dicembre - Il Fondo Etico e Sociale delle Piagge a Sarteano (SI)

BOTTEGA DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE DI SARTEANO (Si)
Associazione Mani Amiche
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI SARTEANO CON LA COLLABORAZIONE della Nuova Accademia degli Arrischianti Gruppo Emergency di Chiusi – Legambiente Chianciano-Montepulciano Progetto Continenti Chianciano
19 Dicembre Martedì ore 21,00
Sala mostre comunale
presenta l'incontro
IL BANCHIERE DEI POVERI… quando le persone contano davvero
Dal Nobel per la pace YUNUS alle esperienze locali di MICROCREDITO
Interverranno Don Alessandro Santoro della comunità delle Piagge di Firenze, Monsignor Rodolfo Cetoloni VESCOVO, Dr. Ugo Biggeri consigliere e presidente della fondazione BANCA ETICA, Suor Marcella di Mani Amiche, Paola Bassi di progetto Continenti

03 dicembre 2006

Parco Sociale ed Economia Solidale alle Piagge GIOVEDI' 7 DICEMBRE 2006

La Comunità di Base delle Piagge vi invita all'incontro:

PARCO SOCIALE ED ECONOMIA SOLIDALE ALLE PIAGGE

in collaborazione con la Fondazione Michelucci, il Comune di Firenze e il Quartiere 5
dove: Firenze - Centro sociale il Pozzo - Via Lombardia 1p
quando: giovedì 7 dicembre ore 10,00 - 18,30

L’incontro vuole creare un “cortocircuito” sul territorio concreto delle Piagge tra due ambiti di sperimentazione, quello del “Parco sociale” e quello della “Economia solidale”. L’occasione è data dalle suggestioni del Piano di riqualificazione delle Piagge redatto dall’architetto Giancarlo De Carlo poco tempo prima della sua scomparsa.
La giornata sarà condotta come un dialogo tra esperienze nate in diversi contesti di “frontiera urbana” (Firenze, Roma, Napoli) che troveranno un momento di scambio con i soggetti attivi sul territorio delle Piagge e con le istituzioni locali per lo sviluppo di un’idea di parco come elemento di riconnessione tra molte cose diverse tra loro: tra abitanti e territorio, tra città e campagna, tra economia e risorse locali, tra generazioni, tra abitanti vecchi e nuovi, provenienti da culture diverse, tra saperi locali e qualità della vita, tra sviluppo sostenibile e stili di vita, tra soggetti deboli e tessuto sociale, tra reti di cooperazione spontanea e azione istituzionale.
Per maggiori informazioni sul programma della giornata: Centro Sociale Il Pozzo tel. 055373737

17 novembre 2006

Bertolucci: 'La finanza etica Toscana esempio in Europa"

Alla conferenza internazionale delle Banche Etiche
l'assessore al credito ha fatto il punto delle economie solidali del territorio.

'Le innovazioni in materia di finanza etica e solidale' è il titolo della conferenza organizzata a Parigi dalla 'Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative' (FEBEA) e alla quale ha partecipato oggi Giuseppe Bertolucci, assessore al bilancio, finanze e credito della Regione Toscana. Nella seconda sessione dedicata al ruolo dei poteri pubblici nel sostegno alla finanza etica, l'assessore Bertolucci ha fatto il punto sulla collaborazione tra la Regione Toscana e le tante esperienze locali impegnate nel portare avanti un'idea diversa, fondata sulla solidarietà, della finanza sul territorio. "In Toscana la collaborazione tra le istituzioni e il mondo della finanza etica è da tempo una realtà concreta in grado di offrire risultati significativi: aiuta le economie locali a trovare una propria autonoma via di sviluppo strettamente collegata alle risorse e alle peculiarità del territorio", ha detto l'assessore Bertolucci. "Già dal 2000 l'inventore del microcredito Mohammad Yunus, premiato recentemente con il Nobel per la Pace, è stato insignito con il Pegaso d'Oro della Regione; dal 2001 siamo diventati soci di Banca Etica, un istituto di credito sostenuto dalla società civile che promuove la cultura della finanza etica." L'assessore si è poi soffermato in particolare sulle esperienze di finanza etica legate al territorio. "Cito con piacere due realtà fiorentine che rappresentano il punto più avanzato, anche a livello internazionale, di microcredito urbano: il Fondo Etico delle Piagge e il Fondo Essere dell'Isolotto. In particolare il Fondo delle Piagge è una delle migliori esperienze di questo tipo in Italia. Opera su un quartiere di notevole disgregazione sociale e di recente immigrazione, effettuando prestiti a favore degli ultimi, con un tasso di rientro dei debiti molto elevato. Chi aderisce come socio risparmiatore è tenuto a partecipare alle assemblee, chi chiede prestiti deve vivere o operare nel quartiere. Il Fondo Essere è un progetto promosso ad oggi da 21 associazioni di volontariato ed è nato da una esperienza di microcredito per l'inserimento di donne rom nel lavoro, esperienza sostenuta da fondi regionali. Il Fondo effettua piccoli "prestiti di solidarietà" a cavallo tra il microcredito e forme di prestito d'onore. Il denaro prestato proviene da donazioni, e non vengono richiesti interessi o piani di rientro."L'assessore Bertolucci ha infine passato in rassegna le misure della Regione Toscana legate ad un'idea dell'economia fondata sui diritti: dai preziosi progetti di cooperazione internazionale con il Sud del Mondo all'interessante esperienza di Fabrica Ethica, il programma regionale per la certificazione sociale delle imprese: su 1038 aziende certificate SA8000 nel mondo, 395 sono italiane e che il 35% di queste, ovvero 143 aziende, operano in Toscana. L'assessore ha concluso l'intervento - tenuto davanti ad una platea di esperti ed economisti provenienti da tutta Europa - affrontando il tema della fiscalità ambientale in Toscana. Ecco le parole di Bertolucci in merito: "Dobbiamo saper riformare la fiscalità in senso ambientale. Il governo regionale ritiene infatti determinante il ruolo della finanza pubblica nelle politiche di salvaguardia dell'ambiente, perché le imposte ambientali hanno il merito di incidere direttamente sui comportamenti e sulle azioni delle persone e delle imprese."

Cristiano Lucchi

03 novembre 2006

Il Fondo Etico e la Mag6 insieme domenica 11

SABATO 11 NOVEMBRE i nostri amici della MAG6 di Reggio Emilia verranno a Firenze per uno dei consueti incontri annuali di confronto e scambio con il Fondo Etico e Sociale delle Piagge. L’incontro inizierà alle ore 10,00 del mattino e proseguirà fino verso le ore 16,00 con una pausa per il pranzo. Per coloro che ancora non conoscono le persone che permettono e caratterizzano la nostra esperienza di finanza critica, o per chi desidera approfondire con loro le tematiche relative al microcredito è una buona occasione da non perdere.
L’appuntamento quindi è per SABATO 11 NOVEMBRE alle ore 10,00 al CENTRO SOCIALE IL POZZO via Lombardia,1/p, tel. 055373737.

17 ottobre 2006

14 ottobre 2006

Premio Nobel per la Pace a Muhammad Yunus


STOCCOLMA - Il premio Nobel per la pace è stato assegnato all'economista Muhammad Yunus, l'inventore del microcredito e alla sua Grameen Bank. La motivazione dell'Accademia di Stoccolma spiega che il prestigioso riconoscimento è stato conferito all'economista del Bangladesh Yunus e ai suoi collaboratori della Grameen Bank "per i loro sforzi di creare sviluppo economico e sociale dal basso".

(Muhammad Yunus "Il banchiere dei poveri" ed. Feltrinelli)

13 ottobre 2006

ANSA / NOBEL PACE: Anche in Italia esperienze di Microcredito

NOBEL PACE: ANCHE IN ITALIA ESPERIENZE DI MICROCREDITO /ANSA
CENTINAIA DI STORIE DI VITE SALVATE CON POCHE MIGLIAIA DI EURO (ANSA)
ROMA, 13 ott - Centinaia di vite ''salvate'' con poche migliaia di euro. L'idea semplice e rivoluzionaria del neo premio Nobel per la pace, Mohammad Yunus, ha trovato seguaci anche in Italia, dove sono attive alcune esperienze di microcredito ''dal basso'' che danno fiducia e soldi ai tanti soggetti ''non bancabili''. Tante piccole realta' che praticano il microcredito a livello locale, prestando piccole somme ai cittadini di un certo territorio. Due esempi ''eccellenti'', segnala l'agenzia per il cambiamento sostenibile Metamorfosi, si trovano nella periferia di Firenze, dove il Fondo Essere all'Isolotto e il Fondo Etico e Sociale alle Piagge hanno offerto a centinaia di persone la possibilita' di sollevarsi da un momento difficile. Non vengono chieste garanzie: la concessione dei prestiti si basa sulla fiducia che deriva dalla conoscenza reciproca, dall'instaurarsi di una relazione umana. E la formula sembra funzionare egregiamente, con un tasso di insolvenza prossimo allo zero. La restituzione delle somme e' sempre concordata con il beneficiario e rateizzata secondo le sue necessita', senza interessi. Il successo di queste iniziative si basa anche sulla risposta del territorio dove si crea questa rete di solidarieta'. Risposta convinta a giudicare dalla raccolta del credito, che per i due fondi ha superato i 300.000 euro e da cui sono stati erogati decine e decine di prestiti da 200 a 2500 euro. Recentemente il Fondo Essere ha stipulato una convenzione con la Banca del Chianti Fiorentino che emettera' ''obbligazioni etiche'' a sostegno del Fondo stesso e contribuira' al raddoppio del fondo di garanzia dei prestiti, consentendo di aumentare il loro tetto massimo e di finanziare anche piccole imprese. Complessivamente in Italia, secondo i dati dell'agenzia Metamorfosi, negli ultimi quattro anni sono stati erogati circa 550 mila euro in 330 microfinanziamenti, con una presenza sul territorio nazionale che nulla ha a che vedere con la presenza del sistema creditizio tradizionale. Sono tante le storie, senza nomi, del Fondo Essere: - Per il ricovero della figlia: anziano in pensione con figlia ormai di una certa eta' che vive insieme a lui, in condizioni di salute non buone e senza un vero lavoro. L'esigenza e' quella di garantire il pagamento della degenza nella clinica dove la figlia effettua un intervento chirurgico di carattere ortopedico. Purtroppo questi interventi dovranno essere due ed il padre ha voluto garantirle il ricovero in questa struttura della quale lui si fida. Prestito: euro 1760,00. - La poverta' maschile: collegata al fallimento di un rapporto di coppia con l'abbandono imposto o volontario dell'abitazione a cui segue la perdita o l'abbandono del lavoro. Chi incappa in questa combinazione negativa finisce in una situazione di reale indigenza, senza potersi permettere una vera casa e le altre cose un tempo facili da avere. Il beneficiato ha ritrovato lavoro da poco ma si e' rivolto al Fondo per affrontare alcune esigenze recentemente emerse. Prestati euro 840,00. Il debito e' gia' stato estinto. - Straniera sola con bambini piccoli: da un paese del Nord Europa, si era trasferita a Firenze per una storia d'amore che non e' stata all'altezza delle aspettative. Il compagno l'ha abbandonata, con due bambini piccolissimi e senza una occupazione stabile. E' subentrata l'esigenza di intervento chirurgico serio. Senza alcun riferimento in citta', il ricovero in ospedale e l'immediata convalescenza avrebbe comportato l'affidamento dei figli ad un istituto, ma Essere ha prestato i soldi per finanziare il viaggio della nonna dalla sua lontana citta'. Prestito 402 euro. - Per riscattare il furgone: un anziano straccivendolo che lavora con un vecchio furgone, finito sotto sequestro per non avere pagato l'assicurazione. Ma come puo' mantenere da solo tutta la famiglia? Solo ''liberando'' e regolarizzando il furgone lui puo' ripartire. Prestati 1.693 euro. - Dopo il tunnel: e' una ragazza giovane ma di animo forte, che e' riuscita ad uscire dall'eroina con la nascita della figlia, sebbene siano ancora schiavi della droga il compagno e due suoi fratelli. Si e' rivolta ad Essere per l'assicurazione dell'auto necessaria per meglio accudire la propria bimba e non avere problemi sul lavoro visto che il suo e' attualmente l'unico reddito della famiglia. Prestati 1.020 euro. - Per non smettere gli studi: famiglia con due figli che frequentano le scuole superiori con un certo profitto, ma il marito che lavora come manovale guadagna poco e lei ha dovuto sospendere il lavoro come stiratrice per gravissimi problemi di salute che richiederanno lunghe e dolorose cure. E' stato chiesto ed ottenuto dal fondo un prestito di modeste dimensioni nella quale la parte principale e' costituita dalle tasse scolastiche dei ragazzi. Prestito 456 euro. (ANSA).

ASCA / Microcredito: a Firenze 300 mila euro per affitti e bollette

MICROCREDITO: A FIRENZE 300 MILA EURO PER AFFITTI E BOLLETTE =
(ASCA) - Roma, 13 ott - Accumulare un debito sempre piu' alto per colpa delle spese di condominio. Sono bastati 1.500 euro per impedire a una coppia senza reddito fisso e in attesa di pensione di scivolare nella morosita' per poche bollette insolute. 520 euro sono serviti, invece, ad una signora per pagare due mesi d'affitto prima che le arrivasse il contributo comunale con il quale vive, e che le viene liquidato solo due volte l'anno. 1.500 euro sono andati invece a una famiglia con due figli piccoli e un solo stipendio su cui contare, per pagare l'affitto in attesa di una casa popolare. Sono alcune delle storie di 'ordinario bisogno' che non avevano trovato soluzioni nella finanza ordinaria e sono state affrontate a Firenze dal Fondo Essere all'Isolotto e dal Fondo Etico e Sociale delle Piagge, iniziative di microcredito nate nelle due comunita' di base della periferia fiorentina. I fondi hanno offerto a centinaia di persone la possibilita' di sollevarsi da un momento difficile.
Chi ha bisogno non deve produrre garanzie: la concessione dei prestiti si basa sulla fiducia che deriva dalla conoscenza reciproca, dall'instaurarsi di una relazione umana. E la formula sembra funzionare, con un tasso di insolvenza prossimo allo zero. La restituzione delle somme e' sempre concordata con il beneficiario e rateizzata secondo le sue necessita', senza interessi. Risposta convinta a giudicare dalla raccolta del credito, che per i due fondi ha superato i 300.000 euro e da cui sono stati erogati decine e decine di prestiti da 200 a 2500 euro.
Recentemente il Fondo Essere ha stipulato una convenzione con la Banca del Chianti Fiorentino che emettera' ''obbligazioni etiche'' a sostegno del Fondo stesso e contribuira' al raddoppio del fondo di garanzia dei prestiti, consentendo di aumentare il loro tetto massimo e di finanziare anche piccole imprese.

26 settembre 2006

21/10. Assemblea del Fondo Etico

La prossima assemblea dei Soci del FONDO ETICO E SOCIALE DELLE PIAGGE si svolgerà Sabato 21 Ottobre 2006 alle ore 16,30 presso il Centro Sociale "Il Pozzo" in via Lombardia, 1/p, Firenze. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare

Chi siamo e come partecipare

La Cooperativa Sociale “IL CERRO” è attiva in molti settori come l’agricoltura biologica, il giardinaggio e il riciclaggio dei rifiuti, con una attenzione particolare all’accoglienza e all’inserimento di persone svantaggiate nel mondo del lavoro. La Cooperativa Sociale "IL CERRO" ha organizzato una raccolta di prestiti per la creazione del "FONDO ETICO E SOCIALE con la collaborazione della Comunità di Base delle Piagge. Parte del denaro raccolto viene investito presso la Cooperativa Finanziaria MAG6, in accordo con i principi etici e di solidarietà con la quale questa opera. Gli aderenti al Fondo Etico hanno la possibilità di proporre alla Cooperativa MAG6 dei finanziamenti che soddisfino le necessità del loro quartiere.

COME ADERIRE AL FONDO ETICO E SOCIALE
Prima di tutto occorre diventare soci della Cooperativa Sociale “IL CERRO”, sottoscrivendo una certa quota di capitale sociale. Si può aderire con la quota minima di € 25,00, o multipli di questa.- Successivamente si può richiedere il “Libretto di Prestito Sociale”, dove verranno accreditati i depositi dei soci e le cui condizioni di adesione sono riportate dettagliatamente nel Regolamento dei Depositi dei Soci, nel Foglio Informativo Analitico e nel Contratto di Deposito.- Ogni socio, al momento della compilazione del Contratto, potrà decidere se i propri depositi saranno Fruttiferi o Infruttiferi, e annualmente avrà la possibilità di rinunciare parzialmente o totalmente agli interessi maturati.- Ogni deposito avrà scadenza il 31 Dicembre dell’anno in cui viene effettuato. Entro tale data i depositanti dovranno comunicare se intendono recedere in tutto o in parte dal prestito. In caso di mancata comunicazione il contratto sarà automaticamente rinnovato fino al 31 Dicembre dell’anno successivo. - Il tasso di interesse praticato sui depositi dei soci è variabile in relazione al tasso medio annuo di inflazione ISTAT, è deliberato annualmente dal C.d.A. della cooperativa e per il suo calcolo sarà tenuto conto anche del denaro versato come capitale sociale.

I PRESTITI
I prestiti segnalati alla Cooperativa MAG6 rispettano un criterio di “territorialità” a favore di:a) persone che abbiano residenza o domicilio nel territorio delle Piagge, anche se non si tratta di cittadini italiani;b) aziende che hanno la loro sede nel territorio delle Piagge o che operano in stretta relazione con il quartiere;c) progetti che favoriscano la nascita di nuove attività economiche e di sviluppo sostenibile nel territorio delle Piagge.- Il tasso di interesse che MAG6 applica sui prestiti concessi su segnalazione degli aderenti al FONDO ETICO E SOCIALE è, per l'anno in corso, pari al tasso medio annuo di inflazione ISTAT più un piccolo ricarico, che attualmente corrisponde all'1,5%.- L’ entità dei prestiti può arrivare ad un massimo di € 2600 per le persone fisiche, e di € 7000 per progetti imprenditoriali o imprese già esistenti.- Ogni richiesta di prestito deve essere sostenuta da almeno due garanti fideiussori.- Il rientro dei prestiti non potrà avere durata superiore ai tre anni per i prestiti di mutuo soccorso e ai quattro anni per le attività imprenditoriali dalla stipula del contratto.

ALTRE INFORMAZIONI
Le spese di gestione del Fondo sostenute dalla Cooperativa Sociale “IL CERRO” saranno coperte da quanto raccolto nel corso di iniziative straordinarie di sensibilizzazione (incontri, cene, ecc.), e dalle rinunce volontarie dei Soci sugli interessi maturati. - All'interno della Cooperativa Sociale "IL CERRO" un gruppo di soci si è attivato per segnalare alla Cooperativa MAG6 le richieste di prestito del quartiere, una volta discussi e approvati dall'assemblea dei soci aderenti al FONDO ETICO E SOCIALE. La Cooperativa MAG6, a sua volta, sottoporrà le richieste di prestito alla discussione del proprio Consiglio di Amministrazione per poter procedere all'erogazione del prestito.- La Cooperativa Sociale “IL CERRO”, con decisione unanime, è diventata socia della Cooperativa MAG6, e i membri della Commissione si impegnano a partecipare alle assemblee dei soci di MAG6, quando nelle loro possibilità.- I soci depositanti e coloro che usufruiscono dei prestiti sono tenuti a partecipare all’ assemblea annuale e sono invitati a partecipare a tutte le altre assemblee.Le assemblee dei soci sono aperte anche a tutti coloro che vogliono approfondire la loro conoscenza sul Fondo Etico e Sociale.

La lobby delle armi

Dal sito http://www.nigrizia.it/ abbiamo ripreso questo interessante articolo di Luciano Bertozzi

Il governo italiano promuove le vendite dell’industria militare verso i paesi belligeranti o che violano i diritti umani? Sembra proprio di sì.

Infatti, le Linee direttrici dell’attività promozionale 2007 del Ministero Commercio Internazionale prevedono una campagna straordinaria di promozione del made in Italy verso l’India per tutta una serie di comparti produttivi, fra cui anche l’industria della difesa. Le armi non possono essere considerate una merce qualsiasi e di sicuro non aiutano la soluzione politica delle controversie internazionali. Ciò è inaccettabile ed è in netto contrasto con lo spirito della legge 185 che vieta le vendite di armi ai paesi belligeranti o in cui siano violate le libertà fondamentali. L’India è sempre sull’orlo di una guerra con il Pakistan, secondo Amnesty International viola i diritti umani ed è il paese con il maggior numero di poveri al mondo. Del resto un alto livello elevato di spese militari impedisce di migliorare la disumana condizione di tanti diseredati. Inoltre, è una potenza nucleare. E’ assurdo minacciare sanzioni all’Iran che è ancora molto lontano dal nucleare militare, se mai l’avrà, e far finta di nulla con chi ha decine di testate atomiche come l’India. Sull’argomento, il sen.Martone (Rifondazione) ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare. Mentre si parla molto del conflitto d’interessi di Berlusconi, anche il governo Prodi è coinvolto: mediante il Ministero dell’Economia è azionista di riferimento di Finmeccanica - fra le prime dieci industrie militari mondiali - e ne riceve parte dei consistenti utili ed al tempo stesso deve vigilare sul puntuale rispetto della citata legge 185. Nei giorni scorsi, secondo quanto riportato dal quotidiano Sole 24 Ore, Fincantieri, società pubblica, si appresterebbe a firmare un contratto con l’Iraq del valore di 84 milioni di euro, per la fornitura di quattro navi militari. Se la notizia fosse confermata sarebbe una grave violazione della legge 185 stessa.Il governo così facendo, calpesta oltre che la legge anche il programma elettorale dell’Unione, in cui si impegnava ad “un più cogente rispetto delle disposizioni che impediscono il commercio delle armi ai paesi che violano i diritti umani o che siano collocati in aree di conflitto, nonché a sostenere l’adozione in ambito ONU di un trattato internazionale sul commercio delle armi. Evidentemente qualunque sia il tipo di esecutivo al potere la lobby delle armi è sempre fortissima e capace di imporsi, ma per quanto tempo un governo come l’attuale – tenendo conto anche della recenti affermazioni di Prodi sulle armi in Cina - potrà voltare le spalle alla parte più sensibile del proprio elettorato, che chiede a gran voce di porre fine al contributo italiano alla proliferazione delle armi? http://www.nigrizia.it/doc.asp?id=8688&IDCategoria=108 E’ necessaria una svolta culturale, per trasformare le lance in vomeri. Oltretutto,come afferma il sindacalista Alioti responsabile internazionale dei metalmeccanici CISL, il settore bellico non offre garanzie nemmeno dal punto di vista occupazionale, allora perché non procedere con decisione verso la riconversione produttiva, incentivando le aziende militari a passare al settore civile? Non è una richiesta dei soliti idealisti ma una precisa norma della legge 185, rimasta inattuata.

09 maggio 2006

Microcredito ed economia critica

Dall'idea di dimostrare che ci possono essere modi alternativi nell’uso del denaro, e dalla voglia di essere elementi attivi di un cambiamento a partire dal territorio nel quale viviamo, è nato nel 2000, dopo due anni di gestazione, il Fondo Etico e Sociale delle Piagge, una esperienza di microcredito ma anche e soprattutto di finanza critica alternativa. Critica nei confronti di un sistema bancario e finanziario lontano dalla gente, mosso esclusivamente da interessi economici. Critica verso un sistema sociale che invece di offrire strumenti di autodeterminazione alle persone le rende sempre più dipendenti da meccanismi di assistenza. Gli elementi di questo progetto si possono riassumere in tre punti: la partecipazione attiva di tutte le persone coinvolte, risparmiatori e beneficiati; la stretta aderenza al territorio delle Piagge; l'essere piccoli ma nello stesso tempo visibili, per diventare un modello ispiratore di altre esperienze simili con le quali poter fare rete.

In quasi sei anni di attività sono stati raccolti più di 100mila euro con i quali è stato possibile fare oltre 70 prestiti. Alle persone finanziate non è richiesta nessuna garanzia patrimoniale, ma piuttosto l'impegno a intrecciare una relazione con gli altri soggetti di questa esperienza. Proprio questa relazione permette a persone escluse dal circuito bancario di accedere ad un credito per poter superare situazioni di difficoltà o avviare piccole attività imprenditoriali, e rende possibile al Fondo Etico e Sociale delle Piagge di registrare bassissimi tassi di insolvenza nella restituzione del denaro. Oggi credito etico e finanza etica sono vocaboli che stanno diventando comuni nel lessico bancario e finanziario. Per noi del Fondo Etico e Sociale è importante capire se è lecito far coesistere nella stessa struttura bancaria investimenti poco trasparenti, che usano il denaro inseguendo il massimo profitto spesso calpestando diritti umani o noncuranti delle ricadute sociali e ambientali, e investimenti «etici», che dovrebbero essere antitetici a questo modo di pensare la finanza. A noi sembra che per la finanza etica stia accadendo ciò che avviene per molte attività nate per essere alternative al sistema (il commercio equo) e che il sistema stesso riporta nei suoi meccanismi svilendone il loro carattere rivoluzionario e di rottura.

Per ridefinire il cammino e l'obiettivo di un percorso come quello della eticità nel sistema creditizio e finanziario, noi del Fondo Etico e Sociale con la Comunità di base delle Piagge, il contributo e la sensibilità di Fabbrica Ethica della Regione Toscana e con il patrocinio del Comune di Firenze, abbiamo organizzato oggi (ore 9) presso il Centro sociale Il Pozzo, in via Lombardia,1/p a Firenze, una giornata di riflessione sul tema «Credito sostenibile e economia critica: quando le persone contano davvero». A questo incontro, che sarà caratterizzato anche da tre seminari tematici pomeridiani sul credito di prossimità all'interno dei quartieri, per la tutela dell’ambiente e nella promozione della pace, parteciperanno tra gli altri l’economista francese Serge Latouche promotore della decrescita economica; Alessandro Santoro, prete fondatore del Fondo Etico e Sociale delle Piagge; Ambrogio Brenna, assessore alla cooperazione e alle attività produttive della Regione Toscana; Alex Zanotelli, prete comboniano; Walter Ganapini, Greenpeace; Giulio Marcon, Sbilanciamoci!; Alessandro Messina, Comune di Roma; Andrea Di Stefano, Valori, la rivista di Banca Etica.

Fondo Etico e Sociale delle Piagge - Firenze

08 maggio 2006

Credito sostenibile ed economia critica: quando le persone contano davvero

Martedì 9 maggio 2006 dalle ore 9.00 a sera
Centro Sociale Il Pozzo - via Lombardia, 1/p - Firenze

Una giornata di sostegno alle pratiche virtuose di credito alla persona, al di là delle garanzie economiche richieste dal circuito bancario tradizionale; un tema di grande attualità nel momento in cui la crisi economica erode i redditi dei più e aumentano le nuove povertà. Ne parleremo a Firenze martedì 9 maggio con alcuni dei maggiori esperti italiani del settore. Ospite d'onore della giornata, organizzata dal Fondo Etico e Sociale delle Piagge, l'economista francese Serge Latouche, promotore della decrescita economica e della cultura ad essa legata. Insieme a lui Alessandro Santoro, fondatore del Fondo Etico e Sociale delle Piagge; Ambrogio Brenna, assessore alla cooperazione e alle attività produttive della Regione Toscana; Alex Zanotelli, sacerdote impegnato da sempre in difesa dei più poveri; Walter Ganapini, presidente di Greenpeace Italia; Giulio Marcon , coordinatore della Campagna Sbilanciamoci!; Alessandro Messina, dirigente dell'Autopromozione Sociale del Comune di Roma; Andrea Di Stefano, direttore di Valori, la rivista di Banca Etica; Franco Belli, preside della facoltà di Economia dell'Università di Siena.

La novità dei seminari tematici
Per superare l'impostazione frontale, tipica delle giornate di studio, sono stati organizzati nel pomeriggio tre seminari tematici, dove chiunque potrà confrontarsi costruttivamente con i relatori e gli altri intervenuti sul credito e l'economia solidale. I seminari tratteranno in particolare il tema del credito di prossimità, all'interno dei quartieri, ma anche quello della tutela dell'ambiente e della promozione della pace.

Il doppio prologo
La giornata del 9 maggio sarà preceduta da due eventi significativi. Sempre alle Piagge, durante tutta la giornata di domenica 7 maggio, sarà inaugurata "EquAzione", la prima bottega delle economie solidali fiorentina nata da una comunità di base.
Lunedì 8 alle ore 21.00, al cinema Alter Ciak di via Faenza verrà presentata la rivista Valori con il direttore Andrea Di Stefano a cui seguirà la proiezione del film "Enron", documentario sul disastro finanziario del secolo.

Le tante sfumature della Finanza Etica

È a Firenze che si concentra più della metà del microcredito erogato in Italia, il 55%, secondo uno studio elaborato per l’Associazione Finanza Etica da Lunaria. Un dato sorprendente, che fa della nostra città un laboratorio di finanza etica unico a livello nazionale.
È anche per questo che proprio a Firenze, oltre che a Bologna, si è svolta quest’anno il 18 novembre la Giornata Nazionale della Finanza Etica, che ha visto confrontarsi esperti, operatori, amministratori e semplici cittadini sui problemi e le prospettive di questo nuovo settore. Che in realtà proprio nuovo non è, ma che da pochi anni sta catturando sempre più l’attenzione. E così, anche il palazzo simbolo dell’amministrazione cittadina, Palazzo Vecchio, ha aperto i suoi battenti alla finanza etica ospitando il convegno conclusivo dell’evento. Un’occasione interessante, che ha dato modo di mettere a confronto due approcci diversi sul fenomeno: da un lato quello delle istituzioni – al convegno c’erano i rappresentanti di Comune e Regione – dall’altro quello di una realtà di base come la Comunità delle Piagge, con il suo Fondo etico e sociale che dal 2000 raccoglie risparmio tra i soci e concede microcrediti senza ricorrere alle banche.
E se da un lato Ambrogio Brenna, assessore regionale alle attività produttive, Tea Albini, assessore comunale al bilancio, e Ornella De Zordo, consigliera comunale di Unaltracittà/unaltromondo, hanno illustrato come le amministrazioni possono svolgere un ruolo fondamentale nell’orientare il sistema economico verso la certificazione sociale, piuttosto che il mondo bancario verso criteri etici, dall’altro lato don Alessandro Santoro ha ribadito che tutto questo non basta, e che per emanciparsi veramente dal “sistema” non si può che rifiutare in toto l’idea che dal denaro possa nascere altro denaro – rifiutare, in altre parole, le banche stesse.
Approcci inconciliabili? Approcci distanti, sicuramente. Ma probabilmente quel 55% di microcredito italiano che si concentra a Firenze è merito di tutt’e due, e probabilmente occasioni di confronto come il convegno che si è svolto a Firenze offrono a tutt’e due motivi di riflessione e di crescita. (Anna Boncompagni)

Alle Piagge esiste un Fondo per persone in difficoltà dove il denaro è solo un mezzo e la garanzia è data dalla conoscenza tra i partecipanti

Giuseppina ha sessantun anni e la grinta di un leone. Da dieci anni ‘lavora con il ferro’ insieme a Don Alessandro Santoro della Comunità delle Piagge. “Il prete mi aiuta in un lavoro che ho cominciato a fare da sola, da quando ho perso mio marito. Avevamo un chioschetto di bibite e panini a Scandicci si lavorava tanto!” dice Giuseppina, che all’età di 50 anni e con due figli grandi si è trovata senza marito e senza lavoro. “Qualcosa per la pensione di mio marito mi danno, ma come si fa, le spese sono tante! All’inizio raccoglievo il ferro e gli altri metalli ai bidoni o dove lo trovavo, per fare qualche liretta. Adesso lo stesso lavoro lo faccio con il prete. Andiamo a prendere il ferro ai negozi con il furgone, lo portiamo là dietro, gli si dà con le chiavi e il mazzolo. Poi si prende il ferro, il rame e l’ottone e si portano sotto all’Indiano. A volte si prende 30, a volte 60, anche 100 euro. Metà io e mezzi il prete. Certo non è tanto, ma intanto qualcosa si fa!”
Chi può dire nella vita di non aver mai avuto problemi economici? Magari non tutti si sono trovati dall’oggi al domani ad affrontare il futuro da soli e senza i risparmi di una vita. Ma non è difficile immaginarne il dramma.
“è proprio questo è uno dei problemi più grossi” ci dice Adriana, una tra le giovani partecipanti al Fondo Etico delle Piagge. “è capitato anche a me e a mio marito di essere raggirati da un’agenzia immobiliare prima di acquistare la casa. Se non avessimo avuto la fortuna di avere due stipendi stabili e l’appoggio di persone a noi vicine, non so come sarebbe andata a finire! Oltre alle difficoltà economiche imminenti lo sconforto e la vergogna sono sentimenti con cui è difficile fare i conti. Proprio per questo credo tanto nell’attività del Fondo Etico. Quello che facciamo è far sentire a queste persone che non sono sole. E che possono contare su una rete che va al di là dei criteri di ‘solvibilità’ bancaria, che cerca di trasmettere fiducia, ridare speranza e far parlare piccoli e grandi drammi quotidiani, per cambiare la vita di chi pensa di non farcela più.”
È un legame personale quello che si instaura all’interno del Fondo Etico. Una volta estinto il debito ogni partecipante rimane socio del fondo, magari nella prospettiva futura di diventare un finanziatore se le cose andranno bene. Tutto questo è ben diverso dalla beneficenza, magari di quella che ci ricordiamo di fare sotto Natale riempiendo qualche bollettino trovato per casa. In quel tipo di beneficenza non c’è responsabilità sull’utilizzo effettivo del denaro.
Anche il lavoro di Giuseppina, che fa parte del progetto Isola del Riciclaggio, ha avuto un finanziamento dal Fondo Etico.
Come ci dice Pina, un’altra partecipante al Fondo “La prima volta che fui informata dell’esistenza del Fondo Etico e di come funzionava, fui molto colpita dal fatto che il denaro non era considerato e usato come una fonte di guadagno, ma una necessaria risorsa economica. Sia per aiutare persone in difficoltà, che per intrecciare relazioni, per ridare fiducia e speranza nella vita. Restituendo identità e dignità all’essere umano.”
Attualmente gli aderenti al fondo sono 70 (62 soci ordinari e 8 donatori) il denaro raccolto in totale è di 66.529 euro. I prestiti ancora in corso sono 31 per un totale di 53.401 euro. “Facciamo appello a chiunque sia interessato a partecipare al Fondo. Attualmente il denaro è quasi totalmente impiegato e non mancano purtoppo nuove richieste di finanziamento” ci dice ancora Adriana. E con i tempi che corrono tra crack della Parmalat, bond argentini, fondo pensione Comit, Banca 121 e la nostrana Banca Romanelli, c’è da crederle. (Roberto Deri)

Per informazioni e adesioni
al Fondo Etico e Sociale delle Piagge:
Chiara e Fabrizio 055/311856.
Uno “sportello” del Fondo è aperto a lunedì alterni alle 18.30 presso il Centro Sociale Il Pozzo, in via Lombardia 1p alle Piagge, Firenze, tel. 055/373737
Per contributi, c.c.p. 24725509